Mi sono iscritta ad Intercultura a metà di ottobre anche se desideravo farlo dalla terza media, quando ho scoperto l'esistenza di questa associazione. Il 5 novembre mi sono recata a Trento per il test psico-attitudinale e in un lampo il 25 anche il colloquio orale, le attività di gruppo, la visita in famiglia e la consegna del fascicolo si erano concluse. Nel periodo fra queste due date avevo scoperto - attraverso una mail di mio padre - di aver passato il test d'idoneità: ero felicissima, avevo superato il primo ostacolo verso il mio sogno, ora nessuno poteva considerarmi impreparata psicologicamente.
Perché proprio il Giappone vi chiederete?
Tranquilli, non sono la classica tipa "manga e j-pop" che vuole andare in questo paese perché "fa figo" e che non è consapevole della scelta che ha fatto; certo mi piacciono i manga e gli anime, io stessa disegno e animo personaggi con questo stile fumettistico ma certo non è la mia principale ragione!!
Sono innamorata del paese del Sol Levante dall'infanzia, quando una volta l'anno, me ne stavo appollaiata sul divano ad ascoltare mio zio che mi raccontava milioni di storie su questo stato, le sue bellezze, le sue contraddizioni, le sue tradizioni. Egli vi ha abitato per 3 anni per poi trasferirsi in Thailandia dove vive tuttora sposato e con un figlio, Danny, il mio splendido cuginetto italo-thai. Il mio amore per il Giappone è nato ed è cresciuto ogni giorno con me. Adoro i paesaggi che caratterizzano questo paese, dove in un attimo sei catapultato dal frastuono della città ai silenzi sacri del tempio; la capacità dei nipponici di farti capire i loro sentimenti solamente con il linguaggio del corpo e la profondità dello sguardo; la minuziosa attenzione nella conservazione di tradizioni e costumi, pignoleria che noi italiani oramai abbiamo perduto.
Forse il Sol Levante è il mio destino.
xxx Nana.
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