Post scritto giovedì 19 settembre.
Dopo le recenti vicissitudini è mio grande desiderio condividere con voi qualcosa di positivo, magico, che mi ha riempito il cuore negli ultimi giorni.
Domenica scorsa è stato un giorno speciale qui in Messico, il più speciale dell’anno, el dìa de la indipendencia. Si inizia a preparare questo evento già dalla fine di agosto; le strade vengono adornate, appare una bandiera su ogni casa, nei parchi vendono gadget messicani e in periferia apre un grosso mercato con annesso il luna-park. Questo in ogni città e comune messicano, anche il più piccolo.
Si parte con i festeggiamenti nel tardo pomeriggio, passando in tutte le case degli amici e quasi sempre ritrovandosi a cena in una di queste. Alle 11 circa, ci si raduna tutti nella piazza davanti al municipio dove il sindaco fa il così detto 'Grito', ovvero la lettura di una parte del trattato di indipendenza, assieme al racconto dei fatti che hanno portato ad esso; finito questo egli grida una serie di 'viva' (per personaggi storici importanti), finchè per ultimo, tutti insieme, si urla 'viva México!!'... da lì parte una serie di fuochi d'artificio.
Poi naturalmente la festa è andata avanti fino all'ora di pranzo del giorno seguente, ma questa è un'altra storia!
E' la cosa che mi piace di più dei messicani, il loro amore per il proprio paese; non è esagerato ed ipocrita come quello di altri come li Stati Uniti. E' semplice e di cuore.
Vedere questa cosa mi ha commosso, perchè mi sono resa conto di quanto una cosa del genere manchi all'Italia. L'essere uniti nonostante i problemi, i momenti bui; sentirsi un popolo unico, con le proprie tradizioni, costumi, modi di fare, lingua. Essere consapevoli del fatto che questo può fare molto per un paese, perchè da soli si fa poco o niente ma insieme tanto.
Dopo le recenti vicissitudini è mio grande desiderio condividere con voi qualcosa di positivo, magico, che mi ha riempito il cuore negli ultimi giorni.
Domenica scorsa è stato un giorno speciale qui in Messico, il più speciale dell’anno, el dìa de la indipendencia. Si inizia a preparare questo evento già dalla fine di agosto; le strade vengono adornate, appare una bandiera su ogni casa, nei parchi vendono gadget messicani e in periferia apre un grosso mercato con annesso il luna-park. Questo in ogni città e comune messicano, anche il più piccolo.
Si parte con i festeggiamenti nel tardo pomeriggio, passando in tutte le case degli amici e quasi sempre ritrovandosi a cena in una di queste. Alle 11 circa, ci si raduna tutti nella piazza davanti al municipio dove il sindaco fa il così detto 'Grito', ovvero la lettura di una parte del trattato di indipendenza, assieme al racconto dei fatti che hanno portato ad esso; finito questo egli grida una serie di 'viva' (per personaggi storici importanti), finchè per ultimo, tutti insieme, si urla 'viva México!!'... da lì parte una serie di fuochi d'artificio.
Poi naturalmente la festa è andata avanti fino all'ora di pranzo del giorno seguente, ma questa è un'altra storia!
E' la cosa che mi piace di più dei messicani, il loro amore per il proprio paese; non è esagerato ed ipocrita come quello di altri come li Stati Uniti. E' semplice e di cuore.
Vedere questa cosa mi ha commosso, perchè mi sono resa conto di quanto una cosa del genere manchi all'Italia. L'essere uniti nonostante i problemi, i momenti bui; sentirsi un popolo unico, con le proprie tradizioni, costumi, modi di fare, lingua. Essere consapevoli del fatto che questo può fare molto per un paese, perchè da soli si fa poco o niente ma insieme tanto.
La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza. Cit. Hermann Hesse.
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