Mancano esattamente 33
giorni alla mia partenza. Io e mio padre abbiamo già prenotato treno ed hotel
per Roma, è tutto programmato, deciso.
E' un periodo strano
questo, non so come mi sento.
Si esce per qualche
ora a svagarsi per godersi gli ultimi giorni. Tutto mi sembra surreale quando
parlo del Messico, non mi rendo sempre conto di quello che sto andando a fare.
Non ho la minima idea di dove andrò, c'è solo qualche supposizione e questo non
mi fa sentire affatto tranquilla.
Ci sono tante cose da
fare: comprare le ultime cose, fare le vaccinazioni, tagliarsi i capelli.
Vorrei uscire a divertirmi e basta, ridere e dire sciocchezze. Ma manca poco,
davvero poco; i giorni volano via e io mi sento come intrappolata in un
vortice, vorrei fare mille cose ma poi le mie giornate si ripetono ed io mi
sento impotente.
Mia nonna è stata
operata di tumore da poco ed ho paura per lei; non sono pessimista, dopotutto è
ancora giovane, ma non posso pensare che le succeda qualcosa quando sarò via.
Non potrei affrontarlo. Lei ed il nonno vivono al piano superiore e badano a me
da quando ero piccolissima; non ci sono abbastanza parole per descrivere l’affetto
che provo per loro.
Anche le cose con una
delle mie migliori amiche sono precipitate; andavano male già da un po’, i suoi
atteggiamenti erano diventati ostili nei miei confronti… ora lei è in Sud
Africa per trascorrere il suo anno all’estero nonostante sia stata bocciata.
Questa cosa mi ha fatto davvero arrabbiare, perché negli ultimi tempi si è
dimostrata una persona davvero immatura ed incapace di affrontare la realtà.
Tuttavia le voglio un’infinità di bene e mi manca tanto; vorrei poterle
parlare, chiederle come sta e come si sta trovando dall’altra parte del mondo.
Ma non lo faccio per ora; siamo entrambe troppo orgogliose.
Che qualcuno mi dia la forza, e soprattutto la calma, di affrontare
tutto questo.
Pregate per me; Nana.
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